Fig.1: Colori rosso e arancio evidenziano le terre intorno al Mediterraneo che hanno avuto inverni notevolmente piú secchi durante il periodo 1971-2010 in riferimento al periodo 1902-2010. - NOOA
Questo studio conferma ulteriormente il legame tra riscaldamento globale e aumento dell'intensità dei fenomeni atmosferici. I dati statistici raccolti da un secolo circa ci indicano che esiste una relazione tra temperatura superficiale degli oceani e conseguenze in termini di maggiori o minori precipitazioni. Il riscaldamento globale aumenta l'intensitá di questi fenomeni, contribuendo al cambiameno climatico: piú siccitá dove giá ce n'é, piú pioggia dove giá é abbondante, ma anche uragani piú intensi, e incendi piú frequenti.
Lo studio del NOAA ci dice che oggi anche "in media terrae" cioè il Mediterraneo non è più escluso dai grandi cambiamenti climatici che stanno colpendo le regioni sub-sahariane e le regioni circondate dai grandi oceani coe Stati Uniti, Australia e Cina. oggi il cambio climatico non é piú solo il problema di regioni sub-sahariane né quello di nazioni circondate dagli oceani, come Stati Uniti, Australia, e Cina.
Regimi secchi, incendi, perdita del patrimonio naturale, scarsezza idrica sono le cause naturali che portano a instabilità sociale, insicurezza degli investimenti, e crescenti ondate migratorie. Nella regione del Mediterraneo ormai i cambiamenti climatici, economici e politici non possono essere separati l'uno dall'altro.
Capire che l'ambiente è la condizione necessaria per poter sperare in un progresso degli stili di vita non è più procrastinabile.
Location:Bolgare,Italia
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