venerdì 30 marzo 2012

Cielo di Aprile...Stelle cadenti e Pianeti

Ecco il video sul cielo di aprile....tanti eventi celesti che ci aspettano

Sistema solare a portata di click


Utilizzando i dati forniti dalla NASA, è stata realizzata una bellissima animazione sul sistema solare in Flash.  L'animazione consente all'utente di visualizzare l'allineamento dei pianeti in una qualsiasi data nel passato o nel presente.

Ecco il link per la visione. Sistema solare virtuale

Nebulosa del Granchio

Video sulla celebre nebulosa del Granchio, residuo della supernova osservata dai cinesi nel 1054 d.C.
Oggi nel centro della nebulosa si osserva un Pulsar che produce potentissimi raggi gamma.



Scoperto nuovo ominide in Etiopia

Un altro ominide scoperto in Etiopia a poca distanza dalla celebre Lucy. Stessa epoca, 3 milioni e mezzo di anni fa, ma camminava in modo diverso.

giovedì 22 marzo 2012

Scoperta nuova forma di DNA esterna al nucleo


La struttura circolare della nuova forma di Dna (fonte: Y. Shibata et al., Science/AAAS)
La struttura circolare della nuova forma di Dna (fonte: Y. Shibata et al., Science/AAAS)

Individuata una nuova forma di DNA esterna al nucleo delle cellule. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, si deve al gruppo della University of Virginia School of Medicine coordinato da Yoshiyuki Shibata.I ricercatori lo hanno definito micro DNA.  La più nota forma di DNA esterno al nucleo è il DNA mitocondriale, che si trova nei  mitocondri, e che viene ereditato esclusivamente per via materna. Il micro DNA  potrebbe portare alla conclusione che non tutte le cellule del nostro corpo contengono lo stesso DNA, ma in realtà’ci sono differenze tra il DNA delle cellule nello stesso individuo. Il piccolo anello del micro Dna è formato da un numero limitato (da 200 a 400) basi e sembra essere derivato da sequenze di informazione uniche e non ripetitive, che molto spesso si trovano in regioni associate a geni specifici.

mercoledì 21 marzo 2012

Arriva...Saturno



In queste sere: trovare Saturno partendo dall'Orsa Maggiore.
Seguendo la curva formata dalle ultime tre stelle del "carro" non è difficile individuare la luminosa stella Arturo del Bovaro. Continuando questo percorso celeste troverete con facilità due astri, Spica la più luminosa stella della Vergine e Saturno, leggermente più debole, il più bel pianeta del Sistema Solare. Buone osservazioni!

giovedì 15 marzo 2012

Caratteristiche della Vita



Un breve video di grande impatto visivo e dalla musica potente che introduce lo studente alle caratteristiche della vita sulla Terra. 

Natura e Numeri

Bel video da vedere in occasione del PiGreco Day.....

   

Premi eTwinning 2012 tra i vincitori: "A TASTE OF MATHS (ATOM)''.


'A TASTE OF MATHS (ATOM)''. ASSAGGI DI MATEMATICA DAL SAPORE BUONO. Il progetto ha come filo conduttore la cucina e il gusto, inteso anche come gioia della scoperta matematica. L'obiettivo è quello di motivare gli studenti allo studio della matematica, di stimolare la loro curiosità scientifica ed il loro spirito di ricerca, mettendoli in contatto con gli aspetti più “vivi” ed interessanti della materia. È stato creato un blog (http://atasteofmaths.blogspot.com/) che, insieme al Twinspace, è stato lo spazio più importante di collaborazione.


Questo video è un esempio su come si avvicinare dei ragazzi alla figura di Pitagora. Il famoso matematico greco del VI sec. a.C. pensava che i fagioli fossero parenti degli uomini e quindi non dovessero essere mangiati. Certo una teoria curioiosa, e che (così si racconta) costò la vita al filosofo. Lui e i suoi discepoli non potevano mangiare fagioli (per la loro forma simile al principio della vita umana). Tale proibizione gli causò una morte prematura in quanto un giorno, inseguito da una folla inferocita, Pitagora di fronte a un campo di fagioli preferì fermarsi piuttosto che calpestarli e così venne ucciso...

Il Mare del Fuoco


Fonte: http://blogs.nasa.gov 


Fonte: http://blogs.nasa.gov
La Terra del Fuoco è la punta Sud dell’America chiamata così da Magellano del 1520. Questo nome deriva dai molti incendi appiccati dagli abitanti locali in difesa del loro territorio. Oggi il petrolio è stato scoperto al largo della costa orientale della Terra del Fuoco e l'Argentina sta costruendo piattaforme off-shore per accedervi. Illuminate nella notte, appaiono dall'orbita come costellazioni, non nel cielo stellato, ma sulla superficie del mare.  I moderni esploratori dello spazio non chiameranno più questa zona Terra ma Mare del Fuoco. In queste immagini scattate dalla Stazione Spaziale, le luci fioche di Terra del Fuoco, visibile sullo sfondo, non reggono il confronto con le luci delle piattaforme petrolifere del mare. 

mercoledì 14 marzo 2012

la prima mappa che mette "a nudo" la Terra

Mappa globale della Moho o discontinuità Mohorovičić sulla base dei dati dal satellite Goce elaborati dal progetto Gemma. La profondita' della crosta varia dai 70 km della regione dell'Himalaya ai 10 km sotto il fondo dell'oceano. (fonte: progetto Gemma)
Ecco la prima mappa della profondità della crosta terrestre. Le misure dello spessore della crosta sono stati elaborate da un gruppo di ricerca del Politecnico di Milano, grazie ai dati sulla gravità rilevati dagli strumenti del satellite Goce dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
''Si tratta della prima stima globale della profondità della crosta'', ha spiegato Daniele Sampietro, uno dei responsabili della ricerca. Il pianeta è costituito da una serie di 'sfere' concentriche ben distinte di cui la più esterna è la crosta, un 'sottile' (profondo dai 10 a 70 chilometri) involucro di rocce dove avviene la gran parte dei processi geologici e dove sono custodite importanti risorse, come gas e petrolio.
La crosta terrestre rappresenta meno dell'1% del volume totale della Terra e trova il suo limite con la Moho (discontinuità di Mohorovicic), la superficie che 'separa' la crosta dalla regione più interna, il mantello.
''Avere una mappa accurata e globale della Moho - ha proseguito Sampietro - aiuta la comprensione delle dinamiche interne della Terra, eliminando la gran quantità di segnali di 'disturbo' prodotti dalla crosta''. La mappa permette quindi di 'spogliare' il pianeta del suo involucro esterno e capirne i meccanismi interni.

giovedì 8 marzo 2012

La prima impronta dell'anti materia


File:3D image of Antihydrogen.jpg
I ricercatori di Alpha del Cern di Ginevra, coordinati da Jeffrey Hangst, hanno ottenuto la prima immagine dello spettro di un atomo di anti-idrogeno, grazie alla quale è finalmente possibile conoscerne la struttura interna e fare il primo confronto diretto fra materia ordinaria e antimateria.
Il risultato, pubblicato su Nature, contribuirà a capire se l’anti idrogeno risponde alla radiazione come l'idrogeno e dal confronto si potranno iniziare a chiarire le differenze fra materia e anti-materia, ''cruciali per fare luce anche sulle origini dell'universo e sul perchè la natura sembra preferire la materia ordinaria all'antimateria''. Subito dopo il Big Bang: materia e antimateria sono state prodotte in quantità uguali e hanno cominciato a distruggersi a vicenda, ma poi la materia ha avuto la meglio mentre l'antimateria e' scomparsa.

La più grande tempesta solare degli ultimi 5 anni


La macchia 1429 che ha generato una gigantesca eruzione nella notte fra il 6 e il 7 marzo 2012 (fonte: NASA Earth Observatory)
Nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 marzo, il Sole si è reso protagonista di una tempesta solare che in queste ore sta investendo la Terra e che nei prossimi giorni continuerà a farsi sentire.
Spettacolari aurore nelle regioni polari sono attese nei prossimi giorni, ma anche le comunicazioni satellitari potrebbero essere messe a dura prova.

A dare spettacolo e' ancora una volta la macchia AR1429, diventata visibile soltanto da pochi giorni e ripresa durante le sue pirotecniche 'acrobazie' dall'osservatorio Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa. L'eruzione della notte scorsa è stata classificata come di classe X 5 (le eruzioni di classe X sono proprio quelle in grado di scatenare tempeste magnetiche capaci di provocare il blackout nelle comunicazioni radio in tutto il pianeta).

Exoplanet...l'App per viaggiare tra gli Esopianeti




Con l’ultimo aggiornamento dell’App (versione 7.0) il database contiene ormai oltre 750 pianeti. Per ognuno è fornita una quantità di dati, praticamente tutti quelli disponibili, sia in forma tabulare che in forma grafica. Scegliendo poi un pianeta qualsiasi, si apre una pagina che ci mostra i suoi dati e anche, con una curatissima grafica, la sua posizione in cielo, sia schematicamente indicata su di una cartina completa di coordinate celesti, sia con un’immagine reale della zona di cielo in cui esso si trova, centrata sulla stella madre. 


DNA del gorilla e DNA umano


Dopo il sequenziamento del DNA del gorilla scopriamo che la vicinanza con l’essere umano è maggiore rispetto a quella con lo scimpanzé. E' quanto e' emerso dalla ricerca condotta dall'istituto britannico Wellcome Trust Sanger e pubblicata su Nature. In particolare ci sono evidenze di un'evoluzione accelerata per geni coinvolti nello sviluppo del cervello e soprattutto per quanto concerne l'udito.
Lo scheletro umano a confronto con quello degli altri primati
Scheletro umano a confronto con quello di altri primati

venerdì 2 marzo 2012

Chemistry: All About You


Chemistry: All About You, gestito da European Schoolnet  per conto  dell'EPCA, Associazione Europea di Petrolchimica, in  partnership con UNESCO e IUPAC, offre agli insegnanti degli utili strumenti didattici per un approccio alla Chimica innovativo, divertente e interdisciplinare.

I materiali didattici sono disponibili in otto lingue: francese, tedesco, spagnolo, fiammingo, italiano, norvegese, croato, e ungherese.

Journey to the Edge of the Universe


Splendido documentario in alta definizione, che descrive, partendo dalla nostra terra, l'intero universo in un viaggio fino ai suoi confini.
Realizzato nel 2008 per la regia di  Yavar Abbas. È basato sulle immagini scattate dal telescopio Hubble, ed esplora la scienza e la storia che vi sono dietro i corpi celesti nel nostro sistema solare e nell’Universo profondo.



L’ebook cresce ma non decolla


Da un’inchiesta di Altroconsumo risulta che alla fine del 2011 erano circa 20 mila i titoli disponibili in italiano (in Francia quattro volte di più). Questo dato spiega perché mentre smartphone e tablet spopolano gli ereader hanno ancora un mercato di nicchia.
Il mercato dei lettori di ebook vede due schieramenti contrapposti. Da una parte Kindle, prodotto da Amazon, e dall’altro tutto il resto del mercato che fa riferimento ad Adobe Digital Editions. Le librerie online infatti producono ebook con protezioni anti copia che impediscono la visualizzazione del libro ai sistemi concorrenti. Chi acquista Kindle può scaricare ebook solo da Amazon e chi acquista un qualsiasi altro ereader può scaricare da qualsiasi libreria che faccia riferimento ad Adobe Digital Editions (tutte le librerie online escluso Amazon).
I due sistemi si dimostrano entrambi chiusi e una scelta tra un ereader e l’altro non è facile. Ad oggi il sistema che sembra offrire maggiori garanzie per il futuro (innovazione dell’hardware e dei servizi) è Amazon. Si stanno sperimentando sistemi per consentire il prestito degli ebook e scaricando un’app gratuita anche tablet e smartphone possono trasformarsi in lettori Kindle (ovviamente senza i vantaggi dell’utilizzo dell’inchiostro elettronico).
Esistono poi programmi che possono rimuovere le protezioni anti copia, eliminando di fatto l’incompatibilità tra lettori. Sul web infatti pullulano versioni pirata di ebook e si stima che tre ebobok su quattro siano copiati illegalmente.

Kindle, lettore di eBook

giovedì 1 marzo 2012

Get the Math


GET THE MATH è un progetto per aiutare gli studenti delle scuole medie e superiori sviluppare le competenze algebriche per risolvere i problemi del mondo reale. Giovani professionisti pongono sfide legate al loro lavoro a due squadre di ragazzi. A quel punto gli spettatori sono invitati a provare le stesse sfide utilizzando strumenti interattivi forniti sito. Gli studenti possono inoltre esplorare i concetti dell’algebra attraverso ulteriori sfide interattive sul sito.
Get The Math

Trovata la Pompei vegetale


Lo strato di cenere sotto il quale era sepolta la foresta è datato a circa 298 milioni di anni fa, all'inizio del periodo geologico chiamato Permiano. In quell’epoca Nord America ed Europa era fusi insieme e la Cina e attuale Mongolia si trovavano dove oggi c'è l'Equatore. Le placche continentali erano ancora in movimento le une verso le altro per formare il supercontinente Pangea.
Molti alberi sono stati trovati così come erano caduti sotto il peso delle ceneri, con i rami ancora completi di foglie: è la Pompei vegetale, un'antica foresta di 300 milioni di anni fa, nel cuore della Mongolia, che come la città vesuviana è stata sepolta da un'eruzione vulcanica. La scoperta, annunciata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), si deve a un gruppo internazionale coordinato da Jun Wang, dell'Accademia Cinese delle Scienze.
Sono stati identificati sei gruppi di piante, tra cui conifere e felci e una specie estinta di piccoli alberi chiamati noeggeratiali. La foresta era costituita da piante più basse come le felci arboree, che costituivano una sorta di primo livello della foresta, e da alberi molto alti, fino a 24 metri di altezza, come la Sigillaria, un curioso albero ora estinto dal fusto sottile e dalla chioma formata da pochi rami e un'antica conifera anch'essa estinta chiamata Cordaites.
Ricostruzione della Pompei vegetale (fonte: Jun Wang, immagine di Ren Yugao)
Ricostruzione della Pompei vegetale (fonte: Jun Wang, immagine di Ren Yugao)

Antica foresta Newyorkese


Un gruppo di ricercatori coordinato da William Stein, della Binghamton University hanno portato alla luce 1.200 metri quadrati di foresta dove oggi sorge New York. L’articolo pubblicato si Nature rivela che la foresta datata 380 milioni di anni mostrava una biodiversità molto vasta. Sono stati riconosciuti almeno tre gruppi di piante: alberi alti fino a sei metri, chiamati Eospermatopteri, che avevano una chioma povera di foglie e con rami che si rinnovavano continuamente; piante rampicanti che potrebbe aver usato gli alberi come supporto e alberi appartenenti al gruppo delle licofide, uno dei maggiori gruppi di piante munite di vasi per il trasporto di acqua e nutrienti.
Resti fossili
Ricostruzione dell'antica foresta (fonte: Frank Mannolini)