giovedì 1 marzo 2012

Trovata la Pompei vegetale


Lo strato di cenere sotto il quale era sepolta la foresta è datato a circa 298 milioni di anni fa, all'inizio del periodo geologico chiamato Permiano. In quell’epoca Nord America ed Europa era fusi insieme e la Cina e attuale Mongolia si trovavano dove oggi c'è l'Equatore. Le placche continentali erano ancora in movimento le une verso le altro per formare il supercontinente Pangea.
Molti alberi sono stati trovati così come erano caduti sotto il peso delle ceneri, con i rami ancora completi di foglie: è la Pompei vegetale, un'antica foresta di 300 milioni di anni fa, nel cuore della Mongolia, che come la città vesuviana è stata sepolta da un'eruzione vulcanica. La scoperta, annunciata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), si deve a un gruppo internazionale coordinato da Jun Wang, dell'Accademia Cinese delle Scienze.
Sono stati identificati sei gruppi di piante, tra cui conifere e felci e una specie estinta di piccoli alberi chiamati noeggeratiali. La foresta era costituita da piante più basse come le felci arboree, che costituivano una sorta di primo livello della foresta, e da alberi molto alti, fino a 24 metri di altezza, come la Sigillaria, un curioso albero ora estinto dal fusto sottile e dalla chioma formata da pochi rami e un'antica conifera anch'essa estinta chiamata Cordaites.
Ricostruzione della Pompei vegetale (fonte: Jun Wang, immagine di Ren Yugao)
Ricostruzione della Pompei vegetale (fonte: Jun Wang, immagine di Ren Yugao)

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