Le Pulsar sono caratterizzate da un’emissione periodica e un’incredibile
velocità di rotazione. Questo dipende dal fatto che si tratta di stelle
fortemente magnetizzate che continuano ad accumulare materia e momento angolare
ai danni della stella compagna del sistema doppio di cui sono parte. Sulla base
di queste caratteristiche diversi studi erano arrivati alla paradossale
conclusione che alcune di queste pulsar a millisecondi avrebbero dovuto essere
più vecchie dell'universo stesso.
Ora però, grazie una serie simulazioni al computer,
l'astrofisico Thomas Tauris dal Max-Planck-Institut per la radioastronomia, che
firma un articolo in proposito sulla rivista "Science" sembrerebbe
aver risolto il paradosso.
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