giovedì 16 febbraio 2012

Un "piccolo stagno caldo" all'origine della vita


File:Litli Geysir.jpg

I ricercatori dell'Università' tedesca di Osnabruck coordinati da Armen Mulkidjanian hanno dimostrato che la teoria di Charles Darwin è la più vicina alla realtà. La vita si sarebbe sviluppata in piccoli stagni formati dalla condensazione di vapori provenienti dal sottosuolo. Negli Oceani la concentrazione di sostanze come potassio, fosfato, zinco e sodio, che costituiscono gli 'ingredienti' fondamentali per la nascita della vita sarebbe stata troppo bassa per permetterne la giusta combinazione. Mentre il giusto mix di queste sostanze si sarebbe potuto formare più facilmente in piccole pozze di acqua. Una prova a sostegno di questa teoria risiede nel fatto che i gas provenienti dal sottosuolo ed emessi da fenomeni vulcanici hanno una concentrazione di tali sostanze molto simile a quella presente ancora oggi nelle cellule moderne, che dentro di loro porterebbero ancora il 'ricordo' dell'ambiente in cui si sarebbero sviluppate le loro antenate. Charles Darwin lo aveva già ipotizzato in una lettera indirizzata all'amico William Jackson Hooker, nella quale parlava di un “piccolo stagno caldo” come possibile brodo primordiale in cui si sarebbero formati i primi organismi viventi.
“In questo scenario - si legge nello studio - l'oceano sarebbe stato invaso dalla vita solo in un secondo momento”, quando cioè le cellule si sarebbero dotate di membrane meno permeabili e attrezzate con particolari proteine capaci di funzionare come cancelli o vere e proprie pompe per selezionare le sostanze da fare entrare all'interno, così da creare un ambiente diverso da quello circostante.

Nessun commento:

Posta un commento